Toscana bella?

Cari elettori toscani di sinistra,

ora che i giochi son fatti, appare evidente che i compagni che han portato acqua al mulino di Giani, alcuni anche con la speranza di influenzarlo, i molti terrorizzati dalla propaganda, sono stati presi in giro. Eppure ve l’avevo detto

Ha vinto la paura, la collaudata tecnica del babau, ci siete cascati. Gli ultimi quindici/venti giorni di campagna elettorale sono stati massacranti, con sondaggi-farsa che venivano fuori ogni momento e poi, quando non era più permesso, messaggini, social e sms e simili bassezze (a proposito, è illegale, lo sapete?).

Quanti ne ho sentiti “non ce l’ho fatta, mi dispiace ma avevo troppa paura che arrivassero i fascisti”. E quindi han crocettato Eugenione + PD. Il triste è che alcuni sono veramente convinti di aver fermato Salvini… invece hanno semplicemente fatto sparire la rappresentanza di sinistra nella nostra regione.

E la Lega salviniana ha dato una grossa mano, ci ha creduto anche la Ceccardi che poteva vincere, grazie anche alla stessa propaganda farlocca che la dava addirittura in vantaggio, ci sarebbe da ridere ma il risultato è da piangere… Hanno speso una barcata di soldi in tour manifesti piazze cene comizi pubblicità su tutti i media. E hanno pure perso voti.

Ma ora, compagni, ridete? Siete contenti dell’inesistente “scampato pericolo“? In consiglio regionale ora ci sono solo la destra centrista (PD + IV) e la destra fascista. Per una qualche idea di opposizione di sinistra, sperando che ascoltino, ci toccherà rivolgerci ai consiglieri cinquestelle…

Aeroporto di Firenze in arrivo. Parchi regionali, addio! Secondo me, anche una bella quarta corsia, e due o tre ponti che non fanno mai male, l’AV a Siena (massì dài, anche a Pisa, ci son gli amici della lega!) e un gassificatore in più non ce lo mettiamo? E i rifiuti son troppi, bruciamoli perdiana! E gli ospedali, e le case salute, c’è da darle in gestione agli amici degli amici…

Bravi, proprio un bel lavoro. Per quelli un po’ più duri di comprendonio sarò più diretto, come toscanamente ci addice:

L’avete capito che vi hanno presi per il culo?

Referendum e propaganda

Da oramai un mesetto a questa parte è cominciata la propaganda per il referendum costituzionale del prossimo 20 settembre, quando dovremo decidere se sia il caso di ridurre di un terzo i nostri rappresentanti in parlamento – chi vorrà decidere, gli altri delegando implicitamente.

A tutt’oggi la propaganda molto si concentra, prendendo a prestito un modo di dire alla romana, su argomenti sticazzi: per il Sì, si risparmia, i parlamentari lavoreranno di più, saremo in linea con l’Europa, “eri per la riduzione dieci anni fa cosa fai cambi idea brutto voltagabbana?”; per il No, si risparmia meno di un caffè, saremo ultimi in Europa, “eri contro la BoschiRenzi cosa fai ora voti sì maledetto populista?”

Il mio voto per il No, è invece convinto e meditato.

Non si risparmia sulle istituzioni, come non si dovrebbe risparmiare su sanità, scuola, ricerca. Sono anche convinto che meno parlamentari ci costeranno di più, ma non è argomento dirimente. E’ il concetto, anzi la stessa parola “risparmio” ad essere sbagliata: se si vuole spendere meglio i nostri soldi, ed eliminare gli sprechi (anche in parlamento) vanno fatte altre cose. Tanto per dirne una, molti hanno fatto notare che basterebbe ridurre di 1/365 le spese militari, ovvero tagliare tali spese per un giorno all’anno, per realizzare un risparmio molto più significativo di quello ipotizzato dalla riforma.

Ma la propaganda per il sì è incentrata sul “risparmio” anche per un motivo fondante. Il concetto del risparmio, anzi del taglio, è l’argomento principe di questa stupida (sono convinto) riforma costituzionale, assieme a quello dell’antipolitica. E non mi si venga a dire il contrario, che è invece stata studiata per migliorare il parlamento, rafforzare la rappresentanza, e altre menate del genere. A conferma di ciò che dico basta questa foto.

Foto Valerio Portelli/LaPresse 08-10-2019 Roma, Italia Flash Mob M5s per taglio Parlamentari

Dopo l’approvazione definitiva della legge, alcuni parlamentari M5S hanno fatto un flash mob (sic!) e qui sono ripresi di fronte alla sede della Camera dei Deputati con “striscione di carta con poltrone” da tagliare simbolicamente con le “forbicione”. Concentratevi sulla forbiciona: come direbbero a Roma, nun se pò vvedé. Siamo alla politica-farsa, alla propaganda-spot televisivo, mi ricorda il “rogo Calderoli” e pagliacciate simili. Altre immagini poco edificanti le trovate anche qui e qui, sui due giornali maggiormente “schierati” rispettivamente per il Si e per il No.

[ Mi viene un sospetto… forse i parlamentari degli altri partiti, potendo fare affidamento sul venir rieletti, avranno approvato la legge pensando “così ce li togliamo definitivamente di torno“. I parlamentari M5S sono circa un terzo: casualità? ]

Concludendo, se pensate che queste siano persone serie, e vi fidate di costoro che non esito a definire venditori di pentole di cartone, votate pure sì al referendum del prossimo 20 settembre. Ma non venite a lamentarvene in futuro, io v’ho avvertito.